Dott.ssa Francesca Fiorini Psicologa Psicoterapeuta
 

Consigli nell’approccio all’autismo

Consigli sull’approccio agli autistici della dottoressa Temple Grandin, diagnosticata autistica all’età di 2 anni, autrice di due autobiografie, professoressa all’Università del Colorado, oratrice internazionale sull’autismo e sul trattamento senza crudeltà degli animali, proprietaria della Grandin Livestock Systems e designer di fama mondiale di impianti per la manutenzione degli animali.
 

1.) Molti autistici sono pensatori visivi. Io penso in immagini. Tutti i miei pensieri sono come una videocassetta che scorre nella mia immaginazione. Le immagini sono la mia prima lingua e le parole la seconda. I nomi erano le parole più facili da imparare perchè potevo creare un’immagine delle parole nella mia testa. Per insegnare le parole come “alto” o “basso”, l’insegnante deve mostrarle al bambino. Per esempio, potrebbe prendere un aereo giocattolo e dire “ alto” mentre lo fa decollare dalla scrivania. Alcuni bambini imparano meglio se delle schede con scritte le parole “alto” e “ basso” sono attaccate all’aeroplano. La scheda “alto” verrà attaccata quando l’aereo decolla. La scheda “basso” verrà applicata quando l’aereo atterra.

2.) Evitate le lunghe successioni di istruzioni verbali. Le persone autistiche hanno difficoltà a ricordarsi delle sequenze. Se il bambino è in grado di leggere, scrivete le istruzioni su pezzi di carta. Io non riesco a ricordami delle sequenze. Se chiedo le indicazioni per raggiungere una pompa di benzina, riesco a ricordare solo tre passaggi. Devo scrivere le indicazioni che comportano più di tre passaggi. Ho delle difficoltà a ricordare i numeri di telefono perchè non posso creare un’immagine nella mia testa.

3.) Molti bambini autistici sono molto dotati nel disegno, nelle arti e nella programmazione informatica. Queste sfere di talento dovrebbero essere sfruttate. Penso che si debba insistere sullo sviluppo del talento di un bambino.

4.) Molti bambini autistici hanno un’ossessione per soggetti come i treni e le mappe . Il metodo migliore per trattare queste ossessioni è servirsene come motivazione a scuola. Se il bambino ama i treni, allora utilizzateli per insegnargli la lettura e la matematica. Leggete insieme un libro sui treni e create dei problemi matematici. Per esempio: Chiedete di calcolare quanto tempo impiega un treno per percorrere il tragitto da New York a Washington.

5.) Utilizzate dei metodi visivi concreti per insegnare il concetto dei numeri. I miei genitori mi avevano dato un gioco di matematica che mi ha aiutato ad imparare le cifre. Consisteva in un insieme di blocchi, che avevano diverse lunghezze e colori per ogni numero da uno a dieci. Utilizzando questi blocchi ho imparato come addizionare e sottrarre. Per insegnarmi le frazioni, il mio insegnante ha utilizzato una mela di legno divisa in quattro pezzi e una pera in legno tagliata a metà. Questo mi ha permesso di apprendere il concetto dei quarti e delle metà.

6.) Avevo la più brutta scrittura della classe. Molti bambini autistici hanno dei problemi con il controllo motorio delle loro mani. Per loro è difficile mantenere una scrittura curata. Questo può provocare un forte senso di frustrazione. Per ridurre questa frustrazione nel bambino e aiutarlo ad amare la scrittura, fategli utilizzare un computer. Digitare su una tastiera è spesso più facile.

7.) Alcuni bambini autistici imparano a leggere più facilmente attraverso la fonetica mentre altri apprendono meglio memorizzando parole intere. Io ho imparato con i fonemi. Mia mamma mi insegnava le regole fonetiche e poi mi faceva pronunciare le parole. I bambini ecolalici spesso imparano meglio attraverso delle carte memoria e libri illustrati poiché le parole intere sono associate a delle immagini. E’ importante che l’immagine e la parola siano impresse sulla stessa parte della carta. Quando insegnate i nomi, il bambino deve sentire la parola e deve vedere l’immagine e memorizzarla simultaneamente. Un esempio per insegnare un verbo sarebbe di tenere una carta con la parola “salto”, di fare un salto e di mostrare la carta dicendo “salto”.

8.) Quando ero bambina, i suoni forti come la campanella della scuola mi facevano male alle orecchie, come il trapano di un dentista che ti tocca un nervo scoperto. I bambini autistici devono essere protetti dai rumori che feriscono le loro orecchie. I suoni che causano più problemi sono le campanelle delle scuole, gli allarmi, i segnapunti nelle palestre e le sedie che sfregano contro il pavimento. In molti casi, il bambino sarà capace di tollerare la campanella o l’allarme se il fragore sarà attutito leggermente con dei tessuti o del nastro adesivo. Il rumore delle sedie può essere attutito con un pezzo di moquette oppure con dei feltrini. Un bambino può temere una certa stanza perchè ha paura di essere esposto improvvisamente a suoni penetranti proveniente da un sistema audio. La paura dei suoni può causare comportamenti problema. Se un bambino si copre le orecchie significa che un suono sta provocando dolore.

9.) Alcune persone autistiche sono infastidite dalle distrazioni visive e le luci fluorescenti. Possono vedere dei tremolii con una frequenza di 60 hertz. Per evitare questo problema, piazzate la scrivania del bambino vicino ad una finestra e cercate di evitare le luci al neon. Se le luci non si possono evitare, utilizzate le lampadine di nuova generazione che sfarfallano meno. L’intermittenza delle luci fluorescenti può essere ridotta disponendo una lampadina con un ampolla incandescente tradizionale a fianco della scrivania del bambino.

10.) Alcuni bambini autistici iperattivi che si muovono tutto il tempo saranno spesso più calmi se indosseranno una veste propriocettiva. La pressione esercitata dal vestito permette di calmare il sistema nervoso. La pressione mi calmava molto. Per avere migliori risultati, la veste dovrà essere indossata per venti minuti, e poi tolta per qualche minuto. Questo impedirà al sistema nervoso di adattarsi.

11.) Alcune persone con autismo rispondono meglio e migliorano il loro contatto visivo e il loro linguaggio se l’insegnante interagisce con loro mentre si dondolano su un’altalena oppure se si rotolano su un tappeto. La stimolazione sensoriale procurata dall’oscillazione o la pressione che esercita una stuoia alle volte può aiutare a migliorare il linguaggio. Dondolarsi deve essere sempre un gioco per divertirsi. Il bambino non deve MAI essere forzato.

12.) Alcuni bambini e adulti possono cantare meglio di come parlano. Essi possono rispondere meglio se le parole e le frasi vengono cantate. Alcuni bambini estremamente sensibili ai suoni rispondono meglio se l’insegnante gli parla a voce bassa.

13.) Alcuni bambini e adulti non verbali non riescono ad elaborare le stimolazioni visive e uditive nello stesso tempo. Utilizzano un solo canale per volta. Non possono vedere e sentire contemporaneamente. Non dovremmo chiedere loro di guardare e ascoltare nello stesso tempo. Ma piuttosto affidargli compiti visivi o uditivi separatamente. Il loro sistema nervoso è immaturo e incapace di trattare simultaneamente le informazioni visive e uditive.

14.) Nei bambini e negli adulti non verbali e più vecchi, il tatto è il senso più affidabile. E’ più semplice per loro toccare. L’alfabeto può essere insegnato facendogli toccare delle lettere in plastica. Possono imparare gli orari quotidiani toccando degli oggetti che riguardano le loro attività qualche minuto prima. Per esempio, quindi minuti prima del pasto di mezzogiorno dategli il suo cucchiaio. Oppure qualche minuto prima di salire su una vettura date loro una macchinina giocattolo.

15.) Alcuni adulti e bambini con autismo imparano più facilmente se la tastiera del computer è sistemata vicino allo schermo del pc. Questo permette di vedere simultaneamente sia lo schermo che la tastiera. Alcune persone hanno difficoltà a ricordare se devono distogliere lo sguardo dopo aver premuto un tasto sulla console.

16.) I bambini e gli adulti non verbali troveranno più facile associare le parole con le immagini se vedono la parola stampata su una foto o una carta memoria. Alcune persone non comprendono i disegni a matita, all’inizio si consiglia di lavorare con oggetti reali e foto vere.

17.) Alcune persone autistiche  non sanno che il linguaggio serve per comunicare. L’apprendimento delle lingue può essere facilitato se gli esercizi favoriscono la comunicazione. Se un bambino chiede una tazza, allora gli daremo una tazza. Se il bambino chiede un piatto, però vuole una tazza, dategli un piatto. La persona deve imparare che pronunciando delle parole, degli atti concreti si producono. Sarà più semplice per una persona autistica imparare che le sue parole non sono corrette se un oggetto sbagliato risulta da una parola errata.

18.) Molte persone autistiche hanno difficoltà nell’ utilizzo del mouse di un pc. Provate con la trackball, un tipo di periferica di puntamento. La sua componente principale è una sfera e in prossimità si trovano pulsanti e rotelline. Gli autistici che hanno dei problemi di controllo motorio delle loro mani trovano difficile utilizzare e cliccare sul mouse allo stesso tempo.

19.) I bambini che hanno difficoltà a comprendere il linguaggio faticano a differenziare i suoni delle consonanti dure, come la “D” in dito e la “L” in letto. Il mio insegnante di lingua mi ha aiutato facendomi ascoltare questi suoni , allungando i suoni delle consonanti dure mentre le pronunciava.

20.) Molti genitori mi hanno detto che utilizzano i sottotitoli dei programmi televisivi per insegnare ai loro figli a leggere. Il bambino è capace di leggere i sottotitoli e di associarli alla lingua parlata. Registrare il programma preferito del bambino con i sottotitoli è utile perché  può essere riascoltato più volte e messo in pausa.

21.) Alcuni autistici non capiscono che il mouse del pc sposta la freccia sullo schermo. Possono imparare meglio incollando sul mouse una freccia di carta assolutamente identica alla freccia presente sullo schermo.

22.) Bambini e adulti con problemi di vista posso vedere degli sfarfallamenti sugli schermi di alcuni tipi di televisione. Vedono meglio sugli schermi piatti oppure in quelli dei pc portatili perchè  presentano meno tremolii.

23.) Alcuni bambini e adulti che hanno paura delle scale mobili spesso hanno problemi di vista. Essi temono le scale mobili perchè non possono decidere quando salire oppure scendere. Queste persone potrebbero non tollerare le luci fluorescenti. Le lenti colorate Irlen possono tornare utili.

24.) Le persone con problemi di vista leggono più facilmente se i caratteri neri sono impressi su della carta colorata, che diminuisce il contrasto. Provate con della carta di colore grigio pallido, azzurro pallido, marrone pallido o verde pallido. Tentate con diversi colori. Evitate il giallo vivo perchè questo colore potrebbe essere doloroso per gli occhi della persona. Le lenti colorate Irlen possono facilitare la lettura.